NEL NOME DELLA COSTITUZIONE
Il nostro è un Paese ricco di solidarietà: spesso la società civile riesce ad arrivare, con più efficacia e con più calore umano, in luoghi remoti mai raggiunti dalle pubbliche istituzioni.
Questa riflessione l’ho avuta tornando a casa da un Convegno sul “bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche: un’opportunità per migliorare la qualità della vita” che mi ha tanto e positivamente sorpreso. Sono stato invitato, e sarò sempre grato per quest’occasione, dal Presidente di FIABA, Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche, un’associazione da sempre al servizio del bene comune, dedita a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di creare una società senza barriere fisiche e sociali, per assicurare a tutti quella pienezza di vita e quella parificazione dei diritti che sono principi costituzionalmente garantiti.
Recuperare alla vita, nel nostro Paese, persone desiderose di intraprendere un cammino in piena autonomia, resta un obiettivo per niente facile né scontato, perché la sua organizzazione, le sue infrastrutture, sono del tutto (ancora) inadeguate. E va sottolineato che non è solo un problema strutturale ma anche e soprattutto culturale.
Sono convinto che la risposta alla drammatica sofferenza che vivono le persone con disabilità e le loro famiglie, si trovi aumentando le occasioni di mobilità sociale: creare le premesse per entrare con più facilità nel mondo del lavoro, per occupare una casa, per frequentare la scuola con dignità.
L’attualità impone a noi tutti di fare un passo avanti: recuperare e integrare le persone con disabilità non rappresenta solo un dovere morale ma anche un imperativo economico.
In un momento di forte crisi, come quello che stiamo attraversando, il contributo degli oltre 5 milioni di persone con disabilità potrebbe aiutare, in varie forme, ad affrontare, in maniera significativa, il nostro debito pubblico. Si tratta di riuscire a vedere le potenzialità al di là dei limiti: un processo a dir poco rivoluzionario per una società che voglia dirsi civile. Vorrei che le istituzioni, pubbliche e private, e soprattutto le persone che le presiedono riflettessero su questo punto e che tale obiettivo diventasse una scommessa per loro stessi.
Le persone stanno bene quando sono nelle condizioni di poter compiere le proprie scelte. Quando possono esercitare la propria libertà sostanziale. Quando possono realizzare ciò a cui danno valore. Quando possono esprimere le proprie potenzialità. Quando si sentono incluse nella società. Quando hanno fiducia nelle istituzioni. Quando si sentono supportate in momenti di difficoltà e quando possono esprimersi con generosità. Ogni essere umano porta con sé un suo mondo, ognuno di noi è unico e speciale nella sua diversità. Sulla base di queste premesse promuoviamo in ogni angolo della nostra nazione il bonus barriere 75%. Realizziamo il sogno delle persone con disabilità di accedere alle cure, alle terapie e alle tecnologie corrispondenti alle proprie esigenze.
Il potere di credere che possiamo sempre migliorare.
Salvatore Cimmino
Complimenti per il lavoro e le battaglie che stai facendo. Ti seguo con interesse. Conosco il presidente FIABA da molti anni e mi fa piacere che si lotta insieme per abbattere le barriere
Grazie mille per tutto quello che svolgete e mi prometto di essere presente il più possibile insieme a voi
Un abbraccio e buon lavoro
You are great! ❤️