Egregio Presidente On. Giorgia Meloni
Alla c.a. del Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni
epc: Ministra per la Disabilità On. Alessandra Locatelli; Ministra per le Pari Opportunità, Natalità e Famiglia On. Eugenia Maria Roccella; Ministra del Lavoro e per le Politiche Sociali On. Marina Elvira Calderone
Egregio Presidente On. Giorgia Meloni, la nostra è una Nazione davvero anomala: riesce a disperdere, con disinvoltura e colpevole indifferenza, risorse umane importanti.
Questa riflessione deriva da incontri che mi hanno tanto sorpreso e positivamente. Da realtà, (ricerca scientifica, aziendali e associative), da sempre al servizio del bene comune, dedite al recupero alla vita di persone desiderose di intraprendere un cammino in piena autonomia, ma una volta raggiunto quest’obiettivo, per niente facile né scontato, si troveranno a dover affrontare una realtà amara perché la nostra Nazione, la sua organizzazione, le sue infrastrutture, sono del tutto inadeguate. E va sottolineato che questo non è solo un problema strutturale ma anche e soprattutto culturale.
Sono convinto che la risposta alla drammatica sofferenza che nutrono le persone con disabilità, insieme alle loro famiglie, si trovi aumentando le occasioni di mobilità sociale: equiparare gli infortuni nella vita con gli infortuni sul lavoro creerebbe le premesse per entrare con più facilità nel mondo del lavoro, per occupare una casa, per frequentare la scuola con dignità, per uscire dall’invisibilità.
L’attualità impone a noi tutti di fare un passo avanti: recuperare e integrare le persone con disabilità non è solo un dovere morale ma anche e soprattutto economico.
In un momento di forte crisi, come quello che stiamo attraversando, il contributo degli oltre 5 milioni di persone con disabilità potrebbe aiutare ad affrontare, in maniera significativa, il nostro debito pubblico. Si tratta di riuscire a vedere le potenzialità al di là dei limiti: un processo a dir poco rivoluzionario per una società che voglia dirsi civile.
Vorrei che il suo Governo riflettesse su questo punto e che tale obiettivo diventasse una scommessa per Lei stessa.
Certo di averLe fatto cosa gradita, sperando un giorno di poterLa incontrare per coinvolgerLa in questo progetto, Le porgo i miei più cordiali saluti e un grande in bocca al lupo al suo Governo.
Salvatore Cimmino