Il nostro è un Paese ingiusto.
Ridurre le disuguaglianze e potenziare la giustizia sociale non vuol dire diventare tutti uguali, ma vuol dire avere la libertà di essere diversi.
Il nostro Paese ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità nel 2009. Tuttavia, ancora oggi, sia nelle politiche sia nell’opinione pubblica permane la concezione secondo cui le persone che hanno una qualsiasi limitazione vanno prima di ogni altra cosa protette e custodite, accudite e assistite, piuttosto che valorizzate e sostenute nelle loro attitudini e nelle loro capacità.
Il nostro è un Paese ingiusto. il diritto all’autodeterminazione e all’inclusione sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, non è ancora pienamente riconosciuto ed adeguatamente sostenuto.
Il nostro è un paese ingiusto. I dati sulla disparità di reddito, di ricchezza, di accesso ai servizi fondamentali e in generale le disuguaglianze economiche e sociali rendono inconfutabile questa percezione nel senso comune.
Il nostro è un Paese ingiusto. E’ un dato di fatto che alcune malattie rare non sono comprese nelle tabelle di invalidità civile malgrado siano invece incluse tra le patologie che hanno l’esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni di specialistica ambulatoriale correlate.
Il nostro è un Paese ingiusto. Chi vive con una disabilità è spesso una persona isolata, non integrata a livello sociale, che deve lottare quotidianamente per affermare i diritti minimi.
Il nostro è un Paese ingiusto. Quando chi vive con una disabilità subisce una discriminazione tende a chiudersi ulteriormente, sfiduciato nei confronti del sistema sociale e giudiziario. E il nuovo isolamento predispone ancora di più alle discriminazioni: il cerchio si chiude spesso nel silenzio. In questo senso diventa fondamentale la prevenzione, che passa (solo) attraverso l’educazione, il rispetto e il riconoscimento dei diritti, il lavoro con i giovani e nelle scuole, presso l’opinione pubblica e la società civile, in tutti i luoghi dove si fa comunità e aggregazione sociale.
Per le persone con disabilità e le proprie famiglie, per superare le molteplici criticità e abbattere ogni tipo di barriera urge una Legge sull’equiparazione degli infortuni nella vita con gli infortuni sul lavoro, adeguatamente finanziata, che sancisca e sostenga il diritto alla vita indipendente. (Clicca qui).
Salvatore Cimmino