Ricerca scientifica per la pace, lo sviluppo e le pari opportunità vuol dire inclusione
La diversità è un fatto, l’inclusione è un valore. Ed è un valore che va promosso e diffuso non solo per rispetto degli altri, ma anche perché crea un clima migliore nei rapporti umani e permette ad ognuno di esprimere al meglio le proprie potenzialità: è quindi un fattore di sviluppo e una chiave per la costruzione di una società più equa e più sostenibile.
Questo è stato il tema centrale affrontato nel corso della presentazione del bel libro di Gianluca Bucci e Danilo Bascucci “I colori dell’inclusione: integrazione, Famiglia, Impresa”, svoltasi presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, su iniziativa della Senatrice Paola Binetti.
Non a caso, oggi ricorre la Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, una ricorrenza che unisce tecnologie e cambiamento climatico per un mondo inclusivo e sostenibile. Senza dubbio gli scienziati rivestono un ruolo centrale nello sviluppo di quegli strumenti che, si auspica, permetteranno quanto prima, di liberare il nostro pianeta dall’inquinamento e i suoi abitanti dalle disabilità.
Le nuove tecnologie moderne forniscono aiuti, impensabili fino a poco tempo fa, per tutte le disabilità. Queste conquiste andrebbero ricordate e promosse, tutti i giorni, su tutte le prime pagine dei giornali e sulle on page delle principali agenzie di stampa: le disabilità costituiscono, per gli scienziati, le vere sfide di oggi e di domani e rappresentano la manna del ricercatore.
Ci sono studi di trasduzione acustica, di rigenerazione chimica, di aiuto alla mobilità per i non vedenti, trasmissione di segnali nervosi ed esoscheletri per i paraplegici, terapia genica per i sordi, protesi robotiche per gli amputati, riconoscimento dei movimenti oculari per persone in locked-in, pensate che i ricercatori si esaltano davanti a questi studi come un nuotatore davanti allo Stretto di Cook nell’inverno australe.
Oggi le disabilità possono prendere il posto dell’industria bellica come stimolo alla fantasia dei ricercatori. Sono certo che tutti gli scienziati sarebbero d’accordo di potersi esaltare pensando a come sopperire ai problemi di una persona paraplegica che non studiando come falciare le gambe con una mina.
Con il cambiamento climatico, che sta diventando una seria minaccia per la vita di miliardi di persone e per il pianeta, la celebrazione di questa ricorrenza mira ad evidenziare l’importanza di costruire comunità pronte per realizzare il traguardo dell’inclusione attraverso l’eliminazione di ogni tipo di barriere e di inquinamento e ci aiuta a comprendere che l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale viaggiano in parallelo, insieme favoriscono il bene comune –essenziale- per costruire un mondo per tutti e di tutti.
Salvatore Cimmino