Liberi dalle barriere

Liberi dalle barriere

23 Ottobre 2021 1 Di salvatore cimmino

Roma, Circolo Canottieri Aniene
Oktober fest

C’è chi costruisce barriere per tenere lontano le persone, e chi per tenersele vicine: non dovremmo passare la vita a preoccuparci di piacere a qualcuno o meno, faremmo meglio ad assicurarci che ci trattino come meritiamo.
Prendersi cura di sé è importante tanto quanto prendersi cura degli altri.

Realizzare i PEBA, (Piani Eliminazione Barriere Architettoniche), significherebbe realizzare un mondo per tutti e di tutti, significherebbe realizzare servizi che privi di una connotazione di tipo assistenziale ma in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini, non solo in chiave prestazionale ma anche di estetica e design: una mamma con il suo bambino in passeggino ha esigenze simili a quelle di chi utilizza una carrozzina per la propria mobilità personale, e le passerelle per la spiaggia possono rappresentare una soluzione ideale per entrambe le esigenze.

Se poi oltre a collegare le cabine al bagnasciuga queste stesse passerelle si sviluppassero anche lateralmente, si darebbe un buon servizio a tutti, senza creare una spiaggia dedicata alle sole persone con disabilità.

I ghetti non piacciono e non servono a nessuno. L’accessibilità si raggiunge solo con una pianificazione e un’attenzione costante a tutti quegli elementi che la compongono, ricordandosi ad esempio di costruire rampe e non gradini, di mantenere i marciapiedi in buona efficienza eliminando le buche e le radici sporgenti.

Lavorare per l’accessibilità dovrebbe diventare un modus operandi quotidiano.

Salvatore Cimmino