Per un mondo senza barriere e senza frontiere
Secondo gli ultimi dati dell’OMS, (Organizzazione Mondiale della Sanità), il numero di persone con disabilità ha superato il miliardo e, a causa dell’ inquinamento, di patologie gravi, di incidenti stradali e sul lavoro, nei prossimi anni è destinato a crescere vertiginosamente.
Nel nostro Paese sarebbe fondamentale rendere accessibili gli ausili e i presidi tecnologici di ultima generazione così da garantire alle persone con disabilità quegli evidenti benefici derivati dal progresso della ricerca scientifica.
E sarebbe altrettanto importante immaginare un modo di progettare che vada oltre il concetto di superamento delle barriere architettoniche e metta al centro del progetto le persone con le loro caratteristiche. Significa pensare gli ambienti in termini di maggiore fruibilità senza mai dimenticare la stretta correlazione tra il contesto socio-ambientale e la qualità della vita di chi in quel contesto ci abita. Prima ancora di essere una questione tecnica è un problema di diritti umani e di cittadinanza di bambini, adulti e anziani; di donne e di uomini; di persone basse e persone alte; di chi usa la carrozzina, di chi spinge un passeggino, di chi usa i tutori, di chi si sposta col cane guida o col bastone, di chi è obeso, di chi ha problemi cardiaci, di chi ha problemi di udito… di tutte le persone, qualunque sia la loro “diversità”.
Perché gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 e della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità vengano rispettati è fondamentale lottare per favorire la pace nel mondo, per realizzare una crescita sostenibile, per favorire la coesione sociale.
Gli uomini e le donne, tutti gli uomini e tutte le donne, i bambini, tutti i bambini, senza distinzione, devono essere tutelati e rispettati sempre e a loro deve essere garantita la possibilità di crescere e vivere nel migliore dei mondi possibile.
Quando una persona con disabilità ha la possibilità di condividere le sue capacità e le sue potenzialità allora, come nelle più bella delle favole, barriere e pregiudizi si sciolgono come neve al sole. Perché la diversità è la stella intorno alla quale ruota l’universo umano.
Nel salutarvi desidero rivolgere sinceri ringraziamenti alla Camera dei Deputati in particolare agli Onorevoli Deputati Umberto Buratti e Lisa Noja, per avermi dato questa grande opportunità di presentare, il prossimo 8 ottobre, il mio/nostro progetto in un luogo speciale, dove ci si incontra per ricercare insieme soluzioni ai problemi del nostro Paese e dei suoi abitanti. Sarà un onore grandissimo quello di poter intervenire nella meravigliosa Sala della Regina, portando la mia storia, nella speranza che anche una piccola esperienza possa contribuire al grande progetto della solidarietà.
Un caro saluto
Salvatore Cimmino