FARSI VICINO
E’ importante capire nel profondo che la disabilità non deve più rappresentare un fatto privato, a carico della singola persona, ma piuttosto una realtà di cui è necessario che la collettività, per intero, si faccia carico. Il disabile quindi, vorrei che tutti lo comprendessero, non è la persona ma è l’ambiente nel quale si trova a vivere.
Sono consapevole delle enormi difficoltà di fare affermare, nel nostro paese, i Diritti delle persone con disabilità. Sono consapevole della grande complessità di mettere il tema disabilità all’ordine del giorno nell’agenda della politica del nostro Paese.Sono altrettanto consapevole che la sentenza recentemente pronunciata dalla Sezione Lavoro di 1°Grado del Tribunale di Velletri (Roma) – che ha visto soccombere l’Azienda USL Roma 6, di fronte all’azione promossa da una persona con disabilità per amputazione di uno degli arti inferiori, già autorizzato nel 2004 dalla medesima Azienda USL all’acquisto di una protesi extratariffaria per ginocchio elettronico, che nel 2011, a causa dell’avvenuta inservibilità di tale protesi, aveva richiesto un nuovo presidio ortopedico, analogo al precedente, che tuttavia gli era stato negato sostanzialmente «per esigenze di bilancio» – costituirà un positivo precedente ma so anche che non sarà sufficiente finché, come accade in tutti i paesi civili, non accadrà anche da noi che si possa scegliere in libertà il dispositivo protesico più congeniale alle proprie esigenze, eliminando finalmente un documento del tutto obsoleto come il nomenclatore tariffario.
La tecnologia rappresenta per tutta la comunità, ma in particolare per le persone con disabilità, un futuro migliore perché consente una vita indipendente facilitandone la mobilità: infatti la ricerca scientifica e tecnologica di tutto il mondo ha messo a punto dispositivi protesici veramente rivoluzionari.E’ proprio per questo motivo che tengo moltissimo a organizzare e realizzare la Cuba Miami, prossima tappa del mio personale giro del mondo a nuoto, perché sarei supportato dalle principali Università del nostro paese come la Scuola Superiore Sant’Anna, il Campus Bio Medico e l’Università del L’Aquila, che metterebbero in campo le loro preziose conoscenze per dimostrare, durante la preparazione all’impresa e soprattutto durante le 60-90 ore necessarie per raggiungere la costa di Key West Island dall’Avana, l’efficacia determinante della tecnologia.
Come sapete tra gli obiettivi del progetto “A nuoto nei mari del globo” c’è quello di realizzare una rete di aiuti per le persone con disabilità del Nord Kivu, (R.D. del Congo). Grazie alla generosità di aziende pubbliche e private consegnerò un nuovo container di ausili e strumenti medico ospedalieri alla missione Caracciolina di Kamole dell’isola di Idwji. A supporto di questo obiettivo, di concerto con il Comune di Torre Annunziata e il Liceo Pitagora-Croce, è stata organizzata la Partita del Cuore i cui proventi serviranno per il trasporto degli ausili in quella terra dilaniata dalle guerre e dalla povertà. La risposta di Torre Annunziata, la mia città, è stata emozionante, un trionfo di generosità, e io mi sono veramente commosso guardando le migliaia di persone intervenute, partecipi di un progetto che è divenuto nel tempo la mia vita.Un forte abbraccio
Salvatore Cimmino