GIRO D’ITALIA A NUOTO 2021, per un Italia sempre più inclusiva
Ho immaginato il progetto durante il lockdown dovuto alla pandemia da covid 19, ispirato dalle enormi difficoltà vissute dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie in tutto il Paese.
La fragilità di queste persone, e delle famiglie quotidianamente impegnate nella loro cura, ha enormemente amplificato gli effetti sociali e sanitari dell’epidemia. Nel corso di questa complicata e inattesa situazione la politica non ha saputo affrontare appieno le specificità di questo mondo, lasciando le cooperative sociali e le organizzazioni di volontariato prive di indicazioni rispetto ad una strategia di intervento capace di rispondere, con strumenti adeguati, alle nuove sfide, inasprendo quindi l’isolamento di famiglie già pesantemente provate dal dolore.
Di fatto, e non è facile dirlo, sono stati spesso violati diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, come il diritto alla salute, alla libertà di cura, all’istruzione.
E’ nel contesto di questi principi che ho pensato, sperando di riuscire a realizzarlo il prossimo anno, al progetto “Il Giro d’Italia a nuoto 2021, per un’Italia sempre più inclusiva”, che dovrebbe svolgersi da Ventimiglia a Trieste, percorrendo quindi 3.365 Km in 182 tappe. Verranno coinvolti 182 Comuni con i quali, a partire dalla condivisione dei principi contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, mi auguro di poter discutere dell’attuazione dei PEBA, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche, già adottato da diversi Comuni italiani.
Per la realizzazione di questo progetto non ho pensato ad una raccolta fondi per sostenere le svariate attività di cui avrò bisogno ma a coinvolgere quei settori che grazie alle loro attività industriali, turistiche e medico sportive possono contribuire alla sua attuazione.
Vorrei quindi coinvolgere Confindustria Nautica perché ci sarà bisogno di natanti capaci di scortarmi lungo le coste della nostra penisola e chiedere altresì di presentare l’evento al prossimo Salone Nautico di Genova previsto per il mese di ottobre.
Conto inoltre sull’adesione di Federturismo perché avrò bisogno di una serie di strutture e infrastrutture per sostenere attività come conferenze e incontri con le istituzioni locali e di promozione.
Auspico di coinvolgere il CONI e la Medicina dello Sport perché sicuramente avrò necessità di essere assistito quotidianamente, per tutta la durata del GIRO, da un’equipe medico sanitaria per monitorare giorno per giorno il mio stato psicofisico.
Sarei inoltre molto felice della collaborazione della Lega Navale italiana, della Guardia Costiera, e delle Capitanerie di Porto, presidi strategici per la riuscita dell’iniziativa.
Spero di riuscire ad ottenere l’attenzione innanzitutto della Politica, al fine di rendere esigibile l’importante legislazione in materia di disabilità di cui è dotata il nostro Paese e naturalmente sarà fondamentale riuscire a coinvolgere le scuole, le associazioni e tutta la società civile perché solo insieme si potrà raggiungere l’obiettivo di un’Italia sempre più inclusiva.
Salvatore Cimmino